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La metà delle persone si sente più stressata durante il lockdown del coronavirus

Frau mit Mundschutz in niedergeschlagener Haltung
La crisi della corona ha messo molte persone sotto pressione psicologica. (Foto simbolo: Engin Akyurt/unsplash)

Dal sondaggio condotto dall’Università di Basilea, a cui hanno partecipato oltre 10'000 persone da tutta la Svizzera, è emerso che circa la metà degli intervistati durante il lockdown si sente più stressata rispetto a prima che scoppiasse la crisi del coronavirus. Nella fase di lockdown esaminata, la frequenza di una sintomatologia di depressione maggiore è quasi triplicata. D’altra parte, il 26% degli intervistati ha riscontrato un calo dello stress durante la quarantena. Nello studio vengono inoltre identificate alcune abitudini benefiche per ridurre lo stress.

04. Mai 2020

Frau mit Mundschutz in niedergeschlagener Haltung
La crisi della corona ha messo molte persone sotto pressione psicologica. (Foto simbolo: Engin Akyurt/unsplash)

I risultati si riferiscono all’intervallo di rilevazione compreso tra il 6 e l’8 aprile 2020, ovvero tre settimane dopo l’annuncio del lockdown. In questo arco di tempo 10'472 persone provenienti da tutta la Svizzera hanno partecipato al sondaggio anonimo online su it.coronastress.ch. A causa della natura della raccolta dei dati, questa non è per definizione un’indagine rappresentativa. Tuttavia, in termini di caratteristiche socio-demografiche, la popolazione degli intervistati rappresenta un ampio spettro della popolazione svizzera. Tutte le correlazioni riportate sono statisticamente molto significative.

Stress e sintomi depressivi

Durante la quarantena, quasi la metà degli intervistati si sente più stressata rispetto a prima della crisi del coronavirus. Tra i principali fattori responsabili dell’aumento dello stress si annoverano le preoccupazioni dovute ai mutamenti riguardanti il lavoro/la formazione e le difficoltà legate alla limitazione della vita sociale nonché all’assistenza dei figli. Per il 57% dei partecipanti i sintomi depressivi sono peggiorati. La frequenza di una sintomatologia depressiva grave è salita dal 3,4% (prima della crisi del coronavirus) al 9,1% (durante il lockdown).

Meno stress

Sorprende che ben il 26% degli intervistati si senta meno stressato rispetto a prima della crisi (il 24,4% non ha constatato alcun cambiamento). Le ripercussioni della quarantena da coronavirus sui livelli di stress non sono correlate a sesso, età, fede religiosa o livello di istruzione.

Fattori che riducono lo stress

Abbiamo identificato diverse abitudini correlate a un minore aumento dello stress:

  • praticare attività fisica (sia intensa, ad es. corsa, che moderata, ad es. passeggiata);
  • dedicare più tempo ai propri hobby o a un nuovo progetto;
  • non esagerare con le notizie sul coronavirus.

Alcuni di questi fattori erano già noti da precedenti studi d’intervento per il loro influsso benefico sulla riduzione dello stress. I nostri dati evidenziano che tali correlazioni emergono anche nella situazione di lockdown per pandemia.

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